Una bambina con due papà
Lettera immaginaria di una bambina con due papà
Salve. Mi chiamo Verity, e ho quasi due anni. Non so bene come la mia vita sia cominciata; so comunque che non è successo durante un abbraccio stretto tra lenzuola profumate di Marsiglia, ma in una fredda provetta di vetro attraverso una siringa.
Ho trascorso 40 settimane in un luogo accogliente ma estraneo: era come stare in albergo, ci stai anche bene ma ti manca casa tua. Ricordo ancora il battito tranquillo del cuore che pulsava accanto a me, e come mi cullava il dondolio di un passo femminile.
Poi sono venuta al mondo, tra carte legali, assegni che passavano di mano e un’attenta agenzia efficiente e fredda. Vivo in una casa confortevole, con due papà: uno è il mio genitore biologico, l’altro è un signore che vive con lui (non credo si possa definire “genitore 2” perché di fatto non ha generato nulla).
Mi vogliono bene e mi accudiscono con cura, … però a volte sento dentro di me la nostalgia di non avere avuto da piccola un seno morbido che mi nutrisse, e quando la sera mi mettono a letto le guance che si avvicinano alle mie sono pungenti di barba in crescita: non ne ho una liscia e setosa su cui strusciarmi.
L’anno prossimo andrò all’asilo, e sono un po’ preoccupata: a chi porterò una rosa il giorno della festa della mamma? e quando sarò una ragazzina, mi perderò il piacere di andare per negozi con la mamma che non ho… e chi mi spiegherà quello che succederà nel mio corpo e mi insegnerà a gestire ogni mese i giorni difficili? e divenuta grande forse mi innamorerò ( sarà di un uomo figlio di due mamme?… spero di no, ne cercherò uno che abbia imparato da un padre la mascolinità, e da una madre come si tratta una donna), e con chi andrò a comprare il vestito da sposa e a scegliere le bomboniere? e quando starò per partorire che mi aiuterà a riconoscere le doglie distinguendole dal semplice mal di pancia? e dovrò privare mio figlio della nonna materna?
E avrò mai fratelli o sorelle? ( ne dubito: i miei due papà non nuotano nell’oro, e coi prezzi che corrono – centomila euro a bambino – dubito che ci riproveranno).
Non fidatevi degli “esperti” che dicono che un bambino ha solo bisogno di essere amato, quasi fosse un cucciolo di cane da adottare, nutrire e portare dal veterinario: la mia situazione è una cosa troppo nuova per poter fare statistiche attendibili.
Sono piccola, ma non sono scema, e mi dispiace non avere voce in capitolo per difendere i diritti di tanti bambini come me. Vi prego, fatelo voi per me. Mi affido – ci affidiamo- a voi.
Con affetto
Verity
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Fonte: biancaneveeisettenani